eugenio blanco

Avendo avuto l’opportunità di studiare Design della Moda al Politecnico di Milano, ho sviluppato una profonda conoscenza del prodotto moda in tutte le sue fasi: dalla scelta dei materiali, al design, alla prototipazione. È stato durante lo studio di queste fasi che ho realizzato che il percorso che meglio si adatta alla mia personalità è il mondo del design e della pianificazione: anche nei vari laboratori che ho tenuto, il mio focus è sempre stato sulla coerenza del design e sul successivo sviluppo del progetto, sia da solo che in gruppo, questa caratteristica si è sempre distinta.

Inoltre, in particolare il mio percorso nel Liceo Artistico prima della laurea mi ha permesso attraverso il disegno di acquisire ulteriori competenze nella visualizzazione di oggetti e nella loro presentazione. L’approccio alla ricerca artistica svolta alla scuola d’arte è stato anche molto importante nel fornire le basi per ciò che sarebbe poi diventato lo sviluppo di un design. Il piano di studio della scuola superiore prevedeva lo sviluppo di una profonda conoscenza della storia dell’arte e uno studio approfondito delle varie declinazioni del disegno e del design artistico affiancato da una ricerca approfondita, tutto ciò è stato essenziale per la mia formazione.

Durante la mia carriera universitaria, ho sviluppato una fascinazione per il mondo dei gioielli, un campo che ho avuto l’opportunità di esplorare attraverso un percorso personale in cui ho progettato e realizzato anelli, orecchini e ciondoli da solo e su commissione. Contestualmente ho avviato con un amico mio un piccolo marchio di gioielli chiamato BALD BOYS, in cui abbiamo preso una direzione volta a coprire una vasta area attraverso il marketing degli influencer e un approccio più industriale a livello di produzione.

Questo percorso e la conoscenza acquisita mi hanno permesso di interfacciarmi con il mondo della moda e di fare modellazione 3D, prototipazione e gestione della produzione in tutte le fasi di una collezione di gioielli per HELIOT EMIL. Attraverso questo lavoro ho imparato come relazionarmi con il produttore e il cliente e ho migliorato le mie competenze nella gestione e nell’organizzazione del lavoro.

Per creare i miei prodotti, mi sono affidato a computer e alla tecnologia 3D.
Predominante nella mia ricerca è la scelta di figure ibride e animate, forme che sono allo stesso tempo familiari e strane; organiche e geometriche, cristalli e gocce; frutto di riflessione ed estraniamento, esprimendo una coerenza organica e una costruzione artificiosa.

Le mie forme sono fluide e dinamiche e nascono dal disegno della mia mano, trasformandosi in forme sinuose intrecciate con nervature angolari, create dal computer. Non sono interessato a forme finite e statiche, poiché ritengo che tali oggetti non siano adatti alla complessità della vita contemporanea.

Ogni pezzo deve avere un’identità e una completezza, senza mai sacrificare l’eleganza e la sottigliezza della forma. Fin dall’inizio, nella pratica della mia professione, ho sviluppato non solo uno stile ma un metodo di lavoro. L’approccio alle commissioni è quello di dare una risposta rigorosa alle richieste che mi vengono fatte, alla percezione del tipo di persona che indosserà le mie creazioni e alla situazione e al contesto dati.

Fin dall’inizio, durante la mia formazione, ho indagato ed sperimentato nel vasto campo della rappresentazione tridimensionale attraverso l’uso di programmi come Rhinoceros, Blender e Unreal Engine. Mi nutro di molti tipi di immagini e altre forme di produzione artistica, design di oggetti e della sempre più fertile miscela di arte e scienza.

Le idee sorgono da questo nutrimento e scorrono attraverso innumerevoli schizzi, che sono essenziali per la coerenza del processo. Questa fase potrebbe essere chiamata “pianificazione profonda” utilizzata da alcuni architetti. Mi permette di dare continuità all’elaborazione delle rappresentazioni 3D. Diventa un’estensione organica che, partendo dal mio cervello attraverso la matita, si fissa sulla carta e poi viene plasmata dal computer in un modello quasi reale che viene poi stampato in 3D, elaborato nella sua forma finale e quindi fuso in metallo.
 

Freelancer Jewelry Design

Triennale in Fashion Design al Politecnico di Milano