Giuseppe Iannozzi

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Una storia sbagliata. Donne e uomini che sono caduti e si sono rialzati – Racconti di vita reale dalla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci – Beppe Stoppa (Laurana editore)

Una storia sbagliata. Donne e uomini che sono caduti e si sono rialzati – Racconti di vita reale dalla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci – Beppe Stoppa (Laurana editore)

BEPPE STOPPA

prefazione di PIERFRANCESCO MAJORINO

UNA STORIA SBAGLIATA

 

Donne e vomini che sono caduti
e si sono rialzati

LAURAN \Jivtons


Donne e uomini che sono caduti e si sono rialzati

Racconti di vita reale dalla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci

Iannozzi Giuseppe

La realtà è, per così dire, dotata di maggiore immaginazione rispetto a qualsiasi artista, e proprio per questo quando si accanisce contro qualcuno sa essere molto crudele, perché suo scopo è di scavare la tomba a chi ha preso di mira. La nostra società è fatta di storie sbagliate, ma è proprio in esse che è ancora possibile trovare qualcosa di più di un semplice grammo di umanità. Può capitare a chiunque di cadere: la vita è strana, non è mai del tutto comprensibile, e forse proprio per questo merita di essere vissuta, perché vivere significa anche combattere contro le avversità, grandi o piccole che siano, e rimettersi in pista. Gli ospiti della Casa dell’accoglienza Enzo Jannacci ne sanno ben più di qualcosa, non si nascondono dietro un dito, parlano con il cuore e alcuni di loro raccontano la loro storia nel volume  Una storia sbagliata – Donne e uomini che sono caduti e si sono rialzati (Laurana editore). Luca, Elena, Pepe (José), Nico (Nicoletta), Pietro, Damiano, Gabriella (Glafira), Carlos, Onofrio, Renata, Giusi e Ilaria e Mariella: ognuno di loro ha attraversato più di un momento difficile, e in più di una occasione qualcuno ha pensato di non farcela davvero a riavere una vita accettabile.

Nell’introduzione a questo libro di racconti di vita reale Pierfrancesco Majorino mette subito in chiaro com’è che funziona l’ospitalità in Casa Jannacci; “[…] la strada che proponiamo a chi vi entra è una sola: quella di cercare di vivere meglio, di rialzarsi, di rimettersi in moto dopo una sbandata o di tornare a credere nel proprio futuro.
E le donne e gli uomini di Casa Jannacci vanno incontrate, riconosciute, guardate dritte negli occhi.
A volte portano con sé biografie ricche e straordinariamente intriganti, a volte modi bruschi e difficili da affrontare. Ma siamo sempre, e comunque, di fronte alla vita vera.[…]”
E Beppe Stoppa specifica: “Le storie raccolte in questo libro sono quelle di vite normali. Non ci sono migranti che hanno attraversato a piedi i deserti per finire in mano a tormentatori libici e poi scampati miracolosamente alla traversata del Mediterraneo. Quelle raccontate qui sono le vite di tutti noi e, per assurdo, sono quelle che fanno più male, perché in queste ci possiamo facilmente riconoscere. […] Questo libro vuole essere l’equivalente letterario di un concept album, singole storie che sviluppano complessivamente un’unica storia, la storia della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci. […]”
Sì, Una storia sbagliata è proprio come un concept album: Beppe Stoppa ha raccolto le voci, le storie di chi ha voluto raccontarsi e il risultato finale è una raccolta di racconti, tutti diversi per stile e per tematiche. Ieri in Viale Ortles, a Milano, c’era un dormitorio, oggi c’è la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, che offre a chi ha perso tutto la possibilità di trovare un rifugio per un po’ di tempo, ma anche la possibilità di rientrare nella società, di sentirsi ed essere utile verso se stesso e il prossimo, vale a dire vivo. In Una storia sbagliata incontrerete persone normali che, prima di ogni altra cosa, hanno bisogno di essere ascoltate; se le ascolterete scoprirete che sì, sono proprio come voi che nella vita siete stati più fortunati e non avete dovuto provare a dormire in strada. Troppo spesso si giudica male chi, suo malgrado, è stato costretto a dormire su una panchina o in un dormitorio, perché a prevalere è il sospetto, perché subito si pensa ‘se è finito così, poco ma sicuro che se l’è meritato!’, perché siamo umani e quindi anche un po’ o un po’ tanto egoisti.

Massimo Gottardi, Direttore della Casa Jannacci, spiega: “Il tema della grave emarginazione adulta non lo avevo approfondito e non conoscevo direttamente la struttura di viale Ortles se non per sentito dire.
Quando sono arrivato alla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, ho trovato un gruppo di professionisti capaci e competenti, stanchi ma motivati, disposti a mettersi in gioco aderendo a una visione e idea di gestione della Casa. […] Rispetto per la persona in primis, che si traduce in rispetto per gli altri e per la struttura. […] Un obiettivo che ci siamo prefissati, e stiamo perseguendo, è l’apertura della Casa alla città e al territorio. Si tratta di un obiettivo primario per noi e che ha lo scopo di far conoscere la vita all’interno e le sue storie, nel tentativo di abbassare il pregiudizio che circonda la struttura. Una volta entrati, i cittadini si rendono conto di una realtà molto diversa da come la immaginavano. […]”

Non lasciatevi disumanizzare dai pregiudizi, leggete e regalate Una storia sbagliata(Laurana editore) di Beppe Stoppa, questo è il consiglio che vi do. I diritti d’autore del ricavato delle vendite del libro verranno devoluti alla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci.

Beppe Stoppa, professionista nell’ambito della comunicazione e dei sistemi per lo sviluppo delle risorse umane, è da sempre attento ai temi sociali. Nel 2015 ha pubblicato Inciampi di Vita, il primo libro dedicato alla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci. Nel 2016 inizia la collaborazione drammaturgica con il Teatro Officina con il quale mette in scena, tra gli altri, Inciampi di Vita – In casa dell’accoglienza e in carcere e Di Fuoco e di Vetro – La voce degli altri. Suo anche il monologo Sono una donna fortunata dedicato al Progetto Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere.

Una storia sbagliataBeppe StoppaLaurana editore – Collana: Le parentesi – pp. 328 – ISBN 978-88-31984-13-3 – € 16,00



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